
Damiano Caponero, new entry del Banco Bpm Sport Management Pallanuoto, si presenta e invita dopo Capitan Mirarchi alla prima partita in casa e a ogni incontro
Il giorno della prima partita in casa è arrivato e anche l’invito: bustocchi appassionatevi alla pallanuoto con noi sempre di più. L’appello è di Damiano Caponero, new entry del Banco Bpm Sport Management Pallanuoto.
Bustocchi appassionatevi
Ventun anni, determinato, ha voluto fare anche un’esperienza all’estero, in Slovenia. Ora Damiano Caponero ha fortissimamente voluto far parte del team di Busto Arsizio. E ci spiega perché, chiamando a gran voce a questa prima partita in casa per il Banco Bpm Sport Management Pallanuoto, è importante essere alle piscine Manara “Marco Sartori” sabato 19 ottobre. Renault Paglini, che è gold sponsor, ricorda che la partita sarà gratuita, con un’offerta libera alla Fondazione Tosi, impegnata nell’inclusione sul fronte dello sport e non solo.
Damiano, ti presenti al pubblico di Busto?
Ho 21 anni e questa è la mia prima esperienza in A1 in Italia. Sono cresciuto a Civitavecchia nel settore giovanile e l’altro anno ho scelto di fare un’esperienza fuori dall’Italia, nel campionato di serie A sloveno e affrontandone anche uno importante in Europa.
Come ti sei appassionato alla pallanuoto?
Ho iniziato con il nuoto a otto anni, a tredici sono passato alla pallanuoto, facendo tutta la fila under 13, 15, 17, 20 e quindi ho fatto l’esperienza in Slovenia. Diciamo che mi sono appassionato anno dopo anno. Ho studiato al liceo scientifico e sto frequentando il corso di laurea di Scienze motorie.
Niente precedenti in vasca in famiglia?
No, anzi lo sport in famiglia era il rugby.
Spirito di gruppo e lealtà… valori molto simili?
Direi proprio di sì. Il principio è lo stesso.
Fidanzato?
No.
Hai lavorato all’estero come tanti ragazzi italiani. Che cosa ti ha insegnato?
A livello personale vivere fuori casa significa una crescita sotto ogni punto di vista. Si matura. Poi si gioca con stranieri, in acqua devi parlare inglese. Vivi anche una crescita psicologica che ti fa affrontare meglio le situazioni. Qui riesco a gestire meglio la fatica anche mentale.
Primo sogno agguantato, la serie A? Il prossimo è facile da indovinare?
La nazionale è sempre un sogno per tutti. Ci sono le Universiadi tra due anni. Spero di entrare nel gruppo. Ma adesso quello che conta è l’allenamento al cento per cento. Poi quello che verrà verrà. Ce la metterò tutto.
Ruolo e prime sensazioni in questa squadra?
Per quanto riguarda il gruppo, è l’unico nel nostro Paese tutto di italiani. Loro si conoscono da quattro, cinque anni, ma c’è stata subito coesione con noi che siamo appena entrati. Bello veramente. Il mio ruolo: l’allenatore mi dà la possibilità di giocare come ala, in più posizioni. Sono polivalente.
Primo impatto con Busto?
Positivo, conoscono la pallanuoto. C’è anche una realtà importante di pallavolo. Per una città è importante avere più squadre di alto livello. Ringrazio la società e gli sponsor, come Renault Paglini che ci dà la possibilità di realizzare i nostri sogni.
Un invito ai bustocchi?
Ho visto le partite in tv l’anno scorso, con le tribune piene. Partecipate a questa esperienza, anche chi non ha mai visto la pallanuoto… venga qui e avrà di che appassionarsi a uno sport fantastico.