
Vi presentiamo il pilota di Essecorse, con cui anche quest’anno affrontiamo la Clio Cup Italia: Matteo si racconta e fa una promessa
Ha dimostrato fin dal Mugello cosa sa fare, Matteo Poloni. E il pilota di Essecorse –con cui Renault Paglini ha rinnovato la partnership quest’anno nella Clio Cup Italia – guarda con fiducia a Imola, grazie anche al rendimento positivo dell’auto.
Una lotta fino all’ultimo
Matteo ha 33 anni è bergamasco e ha già messo in campo, anzi in pista, la sua energia nelle ultime stagioni di Clio Cup Italia. Al Mugello, in condizioni meteo non certo ottimali, ha dato spettacolo mancando il primo gradino sul podio per quattro millesimi.
Ciò ha significato la seconda posizione in classifica: 33 punti, dietro Felice Jelmini (Composit Motorsport, 43 punti). Clio Cup Italia, le emozioni rivivono in tv
Nessun rimpianto, neanche spazio per la rabbia, perché contano la qualità della prova e la consapevolezza che ne scaturisce: «La macchina va bene – spiega Poloni – e speriamo di portare a casa la vittoria a Imola, perché vogliamo recuperare quei punti e lottare per il campionato».
Al Mugello, si sono dovuti fare davvero i conti con il tempo, ma adesso si è confortati dal test con ogni condizione: «C’erano otto gradi, sul bagnato non avevamo mai provato. Ora abbiamo fatto anche le prove ad Adria, sia sull’asciutto sia con la pioggia. Ci manca solo da vedere l’asfalto a 30 gradi quest’estate, poi siamo a posto. Ripeto, la macchina va bene e questo è importante». Per guardare avanti e dare battaglia.
Tutto da solo
Ma dove ha imparato, Matteo? Nessun precedente in famiglia, lui si è davvero fatto da solo. E spiega come: «No, non ho parenti in questo campo, ho fatto il percorso inverso, anche perché mi serviva creare un budget. Quindi ho studiato da perito meccanico, ho lavorato in un’azienda di lavorazioni meccaniche e poi per passione a 22 anni ero nel settore delle auto. Mettendomi in proprio a 23». La sua azienda è la Gear Works. Ed ecco che a 29 anni Poloni riesce a correre per la prima volta. Arrivando poi a Essecorse e a questa sfida appassionante.
Matteo è così selfmade man, che non ha un pilota preferito, un modello al quale si ispira. Ogni pilota ha un suo pregio, spiega. Se però proprio deve individuarne uno, non è unicamente per il suo stile di guida: «Mi è sempre piaciuto Niki Lauda, anche per il suo lato imprenditoriale. Ha pagato di tasca sua per partecipare alle prime gare di Formula 1».
Con Essecorse è feeling, è spirito di squadra. Anche per questo motivo si guarda tutti con speranza alla prossima gara, il 26 maggio a Imola. Renault Paglini continuerà a raccontarvi questa partnership e a coinvolgervi. Restate sintonizzati!