
Il neo capitano del Banco Bpm Sport Management racconta la sua storia e i suoi obiettivi: «Abbiamo bisogno del calore della città sabato 19, ringraziamo Renault Paglini»
Ventotto anni, la pallanuoto nel sangue, la laurea negli Stati Uniti e una certezza: i sogni sono energia. Cristiano Mirarchi è il neo capitano del Banco Bpm Sport Management Pallanuoto e si prepara al suo esordio con questa responsabilità nella prima partita casalinga del campionato di A1A, sabato 19 ottobre. Alle 18 si gioca contro l’Ortigia, squadra siciliana come quella battuta dai bustocchi in trasferta il 5 ottobre, Telimar Palermo. E ci racconta la sua storia e i suoi sogni. Ringraziando il gold sponsor Renault Paglini per il supporto.
Cristiano, tu e la pallanuoto siete una cosa sola da sempre?
Sì, mio padre è allenatore, io ce l’ho nel sangue, l’ho sempre desiderata.
Ma non certo trascurando gli studi. Come è avvenuto questo doppio percorso?
Dopo aver finito gli studi al liceo scientifico di Roma, ho frequentato l’università negli Stati Uniti e mi sono laureato. Ma alla fine la pallanuoto ha prevalso.
Papà Maurizio non è stato l’unico supporter…
No. Mia madre, Elisabetta ci ha supportato tutti. Accompagna mio padre agli allenamenti, poi me, mio fratello, mia sorella. Tutti e tre. Una passione di famiglia, sì.
Spezziamo subito il cuore alle bustocche: sei fidanzato?
Sì, con Ginevra.
Sei arrivato rapidamente in A1, hai vissuto la nazionale… ma i sogni non sono finiti, giusto Cristiano?
No, naturalmente le Olimpiadi sarebbero il sogno. Tutti quanti lavoriamo per quell’obiettivo e facciamo questi sforzi per cercare di arrivare al massimo. I nostri sogni devono essere energia per continuare a lavorare giornalmente!
E qui ci pensa il coach.
Sì, Gu… dopo tanto tempo che lavoro con lui , ogni anno per raggiungere gli obiettivi, siamo sempre riusciti a fare il massimo con lui.
Il giorno più bello lo scorso anno?
Sono stati tantissimi, difficile scegliere uno. Forse però la vittoria a Szolnok, quando ci siamo qualificati per le Final Eight. Tutte le vittorie sono meravigliose, ma quello era il momento decisivo, persa la partita saremmo stati fuori. Invece il gruppo ha prevalso!
Oggi si riparte con te capitano.
Sì, questo è il quinto anno per me. La stagione è appena iniziata…
E dobbiamo chiamare Busto Arsizio a tifare più forte che mai 19 ottobre, no?
Sì, dopo la prima partita vinta a Palermo abbiamo bisogno del massimo supporto per affrontare Ortigia, società storica squadra fortissima. Ci serve il calore della città! Ne approfitto per salutare tutta la città e ringraziare Renault Paglini per il supporto.