
Gianmarco Nicosia racconta tutta la sua gioia: «Lo dedico ai sacrifici che faccio tutti i giorni, ai miei genitori, alle persone che hanno sempre creduto in me»
«Il mio primo titolo mondiale! Posso urlare a squarciagola». Parla il portiere del Settebello, che è anche il nostro portiere, di Busto!
Gianmarco Nicosia ci ha fatto vivere una stagione super con il Banco Bpm Sport Management e sarà un riferimento anche per la prossima, assieme a Vincenzo Dolce. Renault Paglini li ringrazia. Il grazie va però davvero a tutti gli azzurri: al mister Sandro Campagna e a ogni giocatore. Più forte ancora, ci scappa a quelli che a Busto ci hanno fatto tanto emozionare durante campionato e Champions: oltre a Nicosia e Dolce, Stefano Luongo ed Edoardo di Somma. Senza dimenticare Andrea Fondelli, non ha potuto partecipare solo per un problema fisico.Pallanuoto, campioni del mondo anche grazie a Busto
Questo è il tuo primo titolo mondiale! Ci racconti tutta l’emozione?
Sì, è il mio primo titolo con la nazionale maggiore. Lo scorso anno rimanemmo delusi proprio per la Spagna, che ci sconfisse in semifinale. Ci siamo presi la nostra rivincita. Il mio primo titolo mondiale… il mio primo titolo con la nazionale! Ancora non ci credo, posso urlare a squarciagola.
A chi dedichi questo momento così speciale?
Difficile rispondere. Direi ai sacrifici che faccio tutti i giorni, ai miei genitori e a tutte le persone che hanno sempre creduto in me. Sono parole che possono apparire scontate, ma penso che nella vita ci siano poche persone che credono in te, ti vogliono bene e lo dimostrano con le piccole cose.