
Affascinante serata nel Renault Paglini Store di Castellanza, tra le sfide del settore e il cambiamento della mobilità. A partire dall’auto elettrica
Un viaggio nel presente di un’associazione ma anche nel futuro. Affrontando il tema dei cambiamenti che ci aspettano nella mobilità e nei trasporti.
Una serata speciale, quella che si è svolta giovedì 4 luglio al Renault Paglini Store di Castellanza, con l’Ucav ricambi. L’Unione Concessionari Auto Varese, guidata dal presidente Dario Campagna, per l’occasione ha anche celebrato la maggiore età, quindi il traguardo dei 18 anni.
Un consorzio generoso
Un viaggio affascinante, quello condotto da lui in apertura di serata. Serata speciale per Renault Paglini che intanto a Busto Arsizio lanciava l’anteprima di Nuova Renault Clio, molto in linea con questi temi. Nuova Renault Clio, sii tra i primi a provarla
Campagna ha raccontato Ucav tra numeri, dedizione e solidarietà: «Nel 2018 abbiamo riscontrato oltre 28 milioni di euro di valore di ricambi consegnati al netto dello sconto all’autoriparatore. Nei primi cinque mesi del 2019, siamo già a più di 12 milioni per cui c’è stato un incremento del 3%. Nel 2013 c’era stato un calo, ma siamo risaliti».
Chiaramente è cambiato il rapporto con l’auto e questo incide: «Quando la macchina ha un grosso problema, la cambiano». E un plauso a tutti coloro che rendono possibile vincere questa sfida, a partire dai dipendenti: «Che io chiamo risolvitori di problemi».
Una realtà che si distingue in Italia e che fa riferimento ad AsconAuto, l’associazione nata nel 2011 per unire le forze dei singoli consorzi e incrementare la vendita dei ricambi originali e abbattere i costi fissi di distribuzione. Tutto questo senza dimenticare i meno fortunati: ecco allora l’impegno per una scuola nel Madagascar.
Grazie alla concessionaria per aver ospitato la serata. Giorgio Paglini ha commentato: «Sono un affezionato Ucav e socio fondatore. Ho sempre creduto in questo modo di distribuire ricambi e soprattutto nell’importanza del legame tra colleghi. Avete visto stasera questi dati impressionanti».
Ucav in effetti è nata nel 2000 per iniziativa di un gruppo di concessionari della provincia di Varese e la sua attività si è subito ampliata, tanto da accogliere presto alcuni concessionari di Milano Nord. Oggi rappresenta più di 40 aziende.
Elettrici e autonomi
Affascinante la relazione del professor Sergio Savaresi del Politecnico del Milano. Con alcuni fili conduttori: l’auto elettrica, la guida autonoma e i cambiamenti negli spostamenti ma anche dal punto di vista sociale. Ad esempio con i droni.
«Sarà un ventennio di rivoluzione per la mobilità dopo 150 anni tutto sommato senza grossi cambiamenti» ha avvisato. Quindi un passaggio d’obbligo sul cambiamento climatico, sull’aumento della CO2 e sull’aumento della temperatura.
Una risposta è l’auto elettrica, e il professore ha smontato anche i falsi miti.
Oggi è (già) conveniente. E l’autonomia? Un esempio: una ricerca effettuata a Parma, con simulazione di tragitti per le auto in provincia. «Quasi il 30% delle auto non fa mai (e sottolineo mai) più di 200 chilometri al giorno – ha spiegato – numero impressionante, che dice che queste possono passare all’elettrico domani senza alcun problema».
C’è però un’altra trasformazione culturale in atto: quella della vettura da veicolo a servizio. Anche su questo solco si innesta tutto il discorso della guida autonoma. Oggi già parzialmente presente, ma quando avverrà il balzo in avanti è tutto da vedere. Ipotizzato da qua a trent’anni, in nome della sicurezza, si sono poi individuati anche dei vantaggi di efficienza: della rete, sulle aree di parcheggio, accelerazione sul car sharing e via dicendo.
Nei cinque livelli, oggi siamo al secondo: margini di autonomia, con l’obbligo però di non distrarsi mai per riprendere il controllo al momento giusto. Il livello tre farà la differenza.
Basta pensare però al clamore comprensibile di fronte ai primi incidenti per fare un’ulteriore riflessione: «La parte tecnica l’abbiamo quasi risolta. Ma incide altro. Nella società occidentale c’è un’elevata attenzione al valore della vita del singolo, prima che per il bene comune».