
Nella città della luce, un raggio speciale si posa sulla concessionaria Renault Paglini. Venerdì10 aprile alle ore 15 a Parigi si svolgerà la cerimonia del premio “Dealer of the year”: sarà consegnato da Jérôme Stoll, Chief Performance Officer and Sales & Marketing Director di Renault a Giorgio Paglini, nella splendida cornice del Renault Technocentre.
LE RAGIONI DELLA VITTORIA
«La Renault ha creato un concorso in ogni nazione, per riconoscere appunto la concessionaria dell’anno – spiega Paglini – Per il 2014 sono state scelte in Italia tre realtà, tra cui la nostra. Per vincere bisogna essere più bravi degli altri su diversi parametri. L’aspetto più importante naturalmente è la qualità che ogni filiale europea mette in atto, dalla vendita alla post vendita. C’è un attento recall ai clienti con società specializzate e vengono rivolte domande opportune che creano la qualità della singola concessionaria: senza questo non si può vincere. Poi esistono coefficienti aggiuntivi».
Volumi di vendita, percentuali di penetrazione nel mercato, fatturato e ricambi incidono appunto sull’assegnazione del premio. Che la concessionaria Paglini ha già ritirato in passato: c’è un precedente, infatti, e risale a quattro anni fa.
Ma a chi dedica questo traguardo, Giorgio Paglini? «Una grande soddisfazione – sottolinea -ma è una gratificazione del gruppo e dei collaboratori. L’azienda è una squadra vincente». E il coronamento di un anno speciale: «Sì – riconosce – Abbiamo realizzato lo store nuovo a Castellanza e celebrato il cinquantesimo. Il 2014 sarà un anno da ricordare. Nonché uno stimolo per il 2015. Ricominciamo da capo ogni anno mettendoci ogni volta tutta l’energia. Se poi arriva il modellino giusto che dà una mano» sorride Paglini.
NUOVI MODELLI
E quest’anno l’aiuto è assicurato da questo punto di vista, a cominciare dal Nuovo Espace: «Le immagini non pagano: la visione reale è incredibile. Renault ha inventato un segmento, il monovolume crossover. E ha inserito tecnologie che tutte insieme nessuna marca possiede. Cinque stili di guida, decine di configurazione che vanno a rispecchiare ciò che una persona desidera. Senza contare il lavoro sui consumi e contro l’inquinamento».
Ben vengano modelli come questo.
Ma la sfida per Paglini passa prima di tutto dal lavoro fatto “in casa”, quello che ha appunto portato al riconoscimento in Francia: «L’aspetto qualità, sia commerciale sia per quanto riguarda l’aspetto postvendita è quello che ci dà più soddisfazione. Vuol dire che è stato positivamente recepito dalla clientela e va anche a fidelizzarla meglio. Il questionario era molto articolato e lavoravano telefonisti estremamente qualificati. Faccio un esempio, la domanda finale era: raccomanderebbe la concessionaria Paglini a un parente e conoscente. Bene, contavano solo gli elementi totalmente positivi, un sì deciso, non un “non so”».